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Strategie di Marketing Territoriale: costruire un brand locale

Oggi analizzeremo alcune strategie di Marketing Territoriale, argomento molto discusso nell’ultimo periodo.

Il turismo è la principale risorsa economica del nostro paese, motivo per il quale le strategie di marketing turistico occupano oggi il primo posto nei pensieri degli amministratori locali. Ogni anno, infatti, milioni di visitatori si muovono lungo la penisola, senza considerare l’affluenza dall’estero, che concorre ad aumentare il PIL nazionale, nonché il benessere di piccoli e medi imprenditori, che si avvantaggiano dall’aumento della richiesta di servizi di qualità.

Ora, non ti sarà sfuggito che le masse si muovono in modo molto ben preciso: se negli anni ’70 la Riviera Romagnola vantava il primato di meta per le vacanze, oggi è il Salento a dominare la classifica delle destinazioni turistiche più ambite. Non è un caso. Lo deve ad un efficace marketing territoriale e a una comunicazione realizzata ad hoc.

Cos’è il marketing territoriale

Per marketing territoriale si intendono tutte quelle attività mirate alle promozione di un territorio. Promozione che tiene conto sia dell’offerta turistica, sia del patrimonio storico culturale, senza dimenticare ovviamente le attrazioni e le bellezze naturali.

Lo scopo del marketing territoriale è quello di valorizzare il territorio, ponendo l’accento su ciò che lo contraddistingue dagli altri, sottolineandone peculiarità e criticità. Quest’ultima affermazione potrà sembrarti curiosa, ma non lo è.

La trasparenza è tutto.

Se è chiaro che gli aspetti negativi non verranno certo enfatizzati, è altrettanto vero che non devono essere taciuti. Uno storytelling fraudolento, che celi ai potenziali visitatori le eventuali criticità del territorio, si tramuterebbe in un boomerang. Una volta venuto a galla l’inganno, infatti, ecco che i social si riempirebbero di recensioni negative, con ricadute nefaste per tutto il territorio.

Fasi del piano strategico di marketing territoriale

Per una valida strategia di marketing, il territorio deve essere pensato, e quindi percepito, come un brand turistico.

Prima di passare all’elaborazione del piano di marketing territoriale, quindi, è bene riflettere attentamente sulle peculiarità dell’area: storia, offerta culturale, patrimonio gastronomico, bellezze naturali, tutto concorre alla creazione del marchio, che solo in un secondo momento potrà passare al vaglio dei professionisti, che provvederanno alla narrazione.

Questa è importante e non può essere affidata al caso. Va da sé che solo esperti della comunicazione, in grado di cogliere i punti di forza di un territorio e saperli reinterpretare alla luce delle esigenze del target di riferimento, potranno decretare il successo di una campagna di valorizzazione di un territorio.

Creare una strategia di marketing territoriale usando lo storytelling

Il piano strategico di marketing territoriale si basa in buona parte sullo storytelling, sulla narrazione quindi, che si fa carico di individuare i messaggi più idonei ad attrarre visitatori e al tone of voice con cui veicolarli.

Da queste scelte strategiche, dipenderanno anche la scelta dei mezzi e dei canali usati per diffondere il messaggio.

Cos’è lo storytelling

Lo storytelling è la capacità di veicolare un messaggio, in questo caso promozionale, attraverso un racconto. Utilizzato come metodo di comunicazione, riesce a coinvolgere e persuadere i destinatari.

Questo tipo di narrazione rimanda a ricordi, evoca esperienze, interpreta sentimenti condivisi per promuovere un territorio e rappresentarlo come l’unica scelta possibile per soddisfare specifici bisogni.

Nel caso del marketing territoriale, ecco che lo storytelling si occupa di “umanizzare” un territorio, sia esso una regione, un comune o una provincia. Attribuendogli carattere, mettendone in evidenza le peculiarità e abbinandolo a gusti, sentimenti ed emozioni, ecco che una semplice area geografica acquista la personalità desiderata per attrarre il tipo di turismo che si desidera implementare.

Esempio di strategia di marketing turistico: il caso Salento

Fino a qualche anno fa il tacco d’Italia era meta per pochi eletti, che vi si dirigevano soprattutto per godere del mare e delle sue spiagge caraibiche. Oggi il Salento è diventata un’ambita meta turistica che non conosce stagionalità, grazie alla potente strategia di marketing turistico voluta dall’amministrazione provinciale.

Questo territorio è diventato un vero e proprio brand, che si cela dietro lo slogan:

Salento d’amare.

Grazie ad un’attenta analisi SWOT delle principali destinazioni turistiche dell’area, infatti, sono stati individuati i punti di forza e di debolezza del territorio, sui quali è stata costruita l’intera narrazione. Nonostante sia una zona difficilmente raggiungibile e dotata di pochi mezzi pubblici, il Salento ha saputo valorizzare come pochi altri la sua offerta turistica, puntando tutto sulla cultura, sulle radici, sulla storia di una terra che vanta un ricco patrimonio artistico, immerso in paesaggi dalla bellezza struggente.

La narrazione del Salento passa per l’ospitalità delle sue genti, retaggio di un popolo da sempre oggetto delle mire espansionistiche dei suoi vicini, sulla genuinità del cibo, sui chilometri di costa mozzafiato e sul fascino suggestivo dell’entroterra, valorizzato ogni estate da numerose iniziative musicali e culturali.

Questo anche grazie al successo riscontrato fra le imprese che aderiscono al marchio, le quali hanno saputo interpretare al meglio il messaggio promozionale della campagna.

Il caso Salento in 4 step

Il lancio del brand avvenne seguendo 4 precisi percorsi:

  • Una pagina Facebook accattivante e sempre aggiornata;
  • Un profilo Twitter che riproponeva in tempo reale tutte le novità sul Salento;
  • Un account Flickr dove ammirare fotografie suggestive suddivise per generi;
  • Un canale YouTube, con interviste, spot promozionali e mini documentari.

Insomma, un territorio trattato alla stregua di un prodotto.

Perché quello è il fine delle strategie di marketing territoriale: vendere una regione, un paese, una terra, affinché possano attrarre turisti, investimenti e, in definitiva, accrescere il benessere di famiglie e imprenditori locali.