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Migliori impostazioni fotocamera reflex per la fotografia sportiva

Conoscere al meglio le migliori impostazioni fotocamera per la Fotografia sportiva sarà sicuramente un punto a vostro favore, quando prendete in carico un fotografo sportivo prende in carico un servizio.

La velocità, il momento, l’attimo fuggente, sono alcuni dei motivi che solitamente spingono a voler diventare fotografo sportivo.

Se a questo si aggiunge anche passione per uno sport, il connubio è perfetto!

Perché è così che funziona, oltre a conoscere i meccanismi fotografici, bisogna anche informarsi un minimo sullo sport che si sta andando a fotografare, osservando o semplicemente documentandosi su internet.

Ci si potrebbe chiedere perché è necessario conoscere lo sport per poterlo fotografare (vedi: come fotografare lo sport), e la risposta è semplice: non si può rischiare di andare a fotografare una partita di hockey, rugby, polo e non riuscire a capire come funzionano gli schemi.

Si farebbe solo una brutta figura, non conoscendo gli schemi sarebbe impossibile prevedere determinati spostamenti, per cui sarebbe complicato ottenere foto buone di qualità.

Indice

Conoscere lo sport che si fotografa

Dunque, informarsi è fondamentale, poiché scattare foto ad una partita significa prendere parte alla partita stessa.

Quindi è molto importante, prima di conoscere le impostazioni della fotocamera, conoscere lo sport che si fotografa.

Anche se non sei un giocatore, tu, stai prendendo parte a quella gara: sei colui che testimonia l’evento, la giocata, il sorriso, la delusione, l’esultanza. Sei tu che catturi il mix d’emozioni che investe ogni soggetto e che rende unico ogni istante.

È necessario che un fotografo sportivo anticipi il movimento, prima di iniziare a scattare, deve osservare attentamente il gioco e capire a chi solitamente viene passata la palla, chi di solito tira in porta, se si parla di calcio, ma ciò vale ovviamente per tutti gli altri sport di squadra.

È necessario che il fotografo alleni il proprio occhio alla “velocità” della fotografia sportiva per riuscire ad ottenere ottimi scatti.

La fotografia sportiva è anche un allenamento per molti altri campi della fotografia.

Se si riesce ad entrare nell’ottica di fotografare la velocità di un giocatore di basket mentre sta andando a canestro, allora sarai un fotografo molto più rapido a cogliere l’attimo nella fotografia di ritratto, e quindi fotografare un sorriso di un bambino sarà molto più facile di una volta, o nella fotografia di moda. Tuttavia, se la tua passione è quella di voler immortalare l’istante decisivo, la fotografia sportiva ne fornisce milioni di milioni, devi solo imparare a catturarli.

Impostare la velocità, il diaframma e l’ISO sulla propria fotocamera

Nel campo della fotografia sportiva e d’azione la velocità è tutto.

Riuscire a catturare l’istante preciso in cui un pallone gonfia la rete, il ringhio sul volto di un cestista mentre schiaccia, sono i momenti che un fotografo sportivo deve essere in grado di immortalare nel modo migliore l’evento al quale si assiste.

Per soddisfare la necessità di cogliere l’attimo è necessario che un fotografo rispetti alcuni requisiti, in primo luogo procurandosi il corretto equipaggiamento.

In secondo luogo, è essenziale seguire alcune linee guida per impostare correttamente la macchina fotografica.

Iniziamo considerando il triangolo dell’esposizione, nonché apertura, tempo di esposizione ed ISO.

Impostare il tempo di scatto nella fotografia sportiva

L’elemento fondamentale nella fotografia d’azione è il tempo di esposizione, o tempo di posa. Tendenzialmente l’obiettivo del fotografo sportivo è quello di congelare l’azione, di immortalare un gesto o un’espressione assai intensi e significativi.

A tal fine il tempo di esposizione deve essere breve o molto breve.

Bisogna evitare i tempi di posa più lenti di 1/500 di secondo, scendendo molto più in basso, fino ad arrivare anche a tempi sotto il millesimo di secondo. Si possono sperimentare tempi di posa molto più lunghi se si vuole ottenere il mosso artistico, al fine di ottenere movimenti che creano delle scie.

Impostare il diaframma nella fotografia sportiva

Per quanto riguarda il diaframma da usare nella fotografia sportiva, questa dovrà essere generalmente ampia. Se osservate le foto di atleti che affollano le riviste, ma anche la rete, vi accorgerete di come lo sfondo risulti spesso molto sfocato.

Ad esempio, un’apertura pari a f2.8 garantisce di isolare gli atleti concentrando l’attenzione su quello che stanno facendo e isolando lo sfondo. Se il nostro equipaggiamento non lo consente, potremmo accontentarci di un f4.

Un valore basso per l’apertura, inoltre, ci aiuterà a mantenere ridotto il tempo di esposizione senza sottoesporre eccessivamente le foto.

Al contrario, se si vuole avere lo sfondo a fuoco o cogliere nitidamente soggetti posti a distanza diversa rispetto all’obiettivo bisogna ricorrere ad un’apertura più chiusa, diciamo da f11 in su.

Impostare l’ISO nella fotografia sportiva

Per quanto riguarda l’ISO nella fotografia sportiva, sarebbe opportuno usare valori piuttosto elevati, soprattutto se si devono scattare foto all’interno oppure dopo che il sole è calato.

Una volta impostati apertura e tempo di esposizione, si procede ad alzare l’ISO fino a raggiungere un’esposizione soddisfacente, cercando sempre di mantenerla più bassa possibile.

Impostazioni secondarie per la propria fotocamera

Nell’ambito della fotografia sportiva ci sono anche altre impostazioni a cui è consigliato fare attenzione.

In primis, sarà meglio abilitare la modalità “scatto multiplo”. Così facendo, tenendo premuto il pulsante di scatto, la fotocamera scatterà una serie di foto, il cui numero massimo al secondo dipende dal modello di fotocamera. Avendo più scatti ravvicinati ci sarà possibile cogliere il dinamismo del movimento e selezionare lo scatto relativo al momento più significativo.

Un’altra modalità, non meno importante, è quella di “autofocus”. Per questa modalità sarà meglio selezionare la messa a fuoco continua, per la selezione area AF sarà meglio impostare la selezione dinamica.

Infine, è consigliabile usare il formato RAW, un metodo di memorizzazione dei dati di una fotografia che non registra perdite di qualità durante la registrazione su schede di memoria.

Tuttavia, la fotografia sportiva e d’azione costituiscono un ambito in cui il formato RAW potrebbe causare anche dei problemi. Infatti, la maggiore dimensione dei file riduce il numero massimo di foto al secondo, limitando l’efficacia dello scatto multiplo.

Se si fa un uso intensivo di questa funzione, talvolta sarà necessario ripiegare sul JPEG.

Le competenze del fotografo sportivo sono essenziali

Oltre all’attrezzatura, ovviamente, buona parte la fanno anche le competenze del fotografo sportivo. Tuttavia, essere un fotografo professionista, sportivo o no, richiede anche il raggiungimento di obiettivi specifici richiesti dall’incarico che si assume, come ad esempio l’utilizzo di una attrezzatura fotografica ben precisa.

Il Fotografo professionista deve offrire una qualità elevata costante, dei risultati consistenti, un numero di fotografie consegnate in linea con le richieste del cliente e la capacità di fronteggiare imprevisti e guasti con un’attrezzatura adeguata.

A tale scopo, un minimo di attrezzatura fotografica sportiva necessaria e alcuni accessori per la fotografia sportiva per sentirsi “tranquilli” sul campo e rispondere a quasi tutte le esigenze potrebbe essere questa:

  • Due corpi macchina, poiché un fotografo professionista non può fare affidamento soltanto su una macchina fotografica
    Un obiettivo grandangolare fisso o zoom (ad esempio un 16-35 mm o un 24-70 mm);
  • Un teleobiettivo zoom (ad esempio un 70-200 mm) o fisso (come un 300 mm);
  • Almeno un flash;
  • Schede di memoria di buona qualità;
  • Un numero adeguato di batterie di scorta per la macchina fotografica e per il flash;
  • Un notebook adatto allo scopo;
  • Un software per la gestione dell’archivio fotografico e per l’elaborazione delle immagini;
  • Uno zaino fotografico robusto, capiente, adatto anche per l’uso all’aperto.

Conclusioni

Per controllare appieno i parametri di scatto, sarà necessario essere dotati di una fotocamera che fornisca il modo di scatto a priorità di tempi o manuale.

Nel primo caso, andremo a ridurre il tempo di esposizione fino al valore che ci permetterà di catturare l’azione come meglio preferiamo e la macchina cambierà l’apertura di conseguenza. Dal momento che il tempo di esposizione sarà molto ridotto, è probabile che la macchina sarà costretta ad aprire l’apertura, proprio come desideriamo.

Se la fotocamera dovesse segnalare una foto eccessivamente sottoesposta, allora basterà alzare l’ISO o usare l’ISO automatica.

Per quanto riguarda il modo di scatto manuale invece, avremo direttamente il controllo di tutte le impostazioni, per cui basterà configurarle una ad una seguendo le suddette linee guida.